Scatti di poesia | Odi garganiche
Il progetto, programmato con cadenza annuale, intende fungere da laboratorio di ricerca per la produzione di immagini fotografiche della Puglia, originali e creative, ispirate a testi poetici dedicati a diversi aspetti della regione.
L’idea che sottende la mostra “fotoletteraria” Scatti di poesia mira, infatti, a produrre “visioni” artistiche della Puglia in virtù di un incrocio creativo tra poesia e fotografia, che – per la prima edizione – vede coinvolti dodici poeti pugliesi tra i più rappresentativi (Aldo Bello, Vittorio Bodini, Raffaele Carrieri, Girolamo Comi, Gianni Custodero, Giuseppe D’Alessandro, Luigi Fallacara, Umberto Fraccacreta, Carlo Francavilla, Rosella Mancini, Vittorio Pagano, Cristanziano Serricchio) e altrettanti fotografi pugliesi o di origine pugliese (Mimmo Attademo, Berardo Celati, Angela Cioce, Stefano Di Marco, Giuseppe Di Palma, Carlo Garzia, Cosmo Laera, Gianni Leone, Giuseppe Pavone, Michele Roberto, Pio Tarantini, Gianni Zanni).
Poeti, poesia, fotografi, mostra, castello monopoli
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Rassegna
scatti di poesia 2016
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Odi garganiche
I versi:
Se la chiesa si fa impresa
se il bilancio è da entrata con attese
e uscita senza più pretese,
se anche la pena
ha la sua casa del sollievo
e il paesaggio le sue stigmate di bianco riciclato,
se al palapio sgremito anche il vetro è piano
e la cupola è oro incenso e mirra da sheraton
per i pellegrini in marcia verso abu dhabi,
allora, s’il te plâit, bon dieu!
quei due occhi neri di luce e quella barba buona
vedano e provvedano
a zittire col silenzio
il giallo sguaiato.
Che abbondi la pesca dei lampioni, senza lampare
che l’ombrellone chiuso
sia il profilo della madonna dei naviganti.
Luci natalizie tutto l’anno.
Parrucchini di nutria
e la levigatezza santa dei troccoli oliati.
Gabriella Montanari