Scatti di poesia | La mer
Il progetto, programmato con cadenza annuale, intende fungere da laboratorio di ricerca per la produzione di immagini fotografiche della Puglia, originali e creative, ispirate a testi poetici dedicati a diversi aspetti della regione. L’idea che sottende la mostra “fotoletteraria” Scatti di poesia mira, infatti, a produrre “visioni” artistiche della Puglia in virtù di un incrocio creativo tra poesia e fotografia, che – per la prima edizione – vede coinvolti dodici poeti pugliesi tra i più rappresentativi (Aldo Bello, Vittorio Bodini, Raffaele Carrieri, Girolamo Comi, Gianni Custodero, Giuseppe D’Alessandro, Luigi Fallacara, Umberto Fraccacreta, Carlo Francavilla, Rosella Mancini, Vittorio Pagano, Cristanziano Serricchio) e altrettanti fotografi pugliesi o di origine pugliese (Mimmo Attademo, Berardo Celati, Angela Cioce, Stefano Di Marco, Giuseppe Di Palma, Carlo Garzia, Cosmo Laera, Gianni Leone, Giuseppe Pavone, Michele Roberto, Pio Tarantini, Gianni Zanni).
Poeti, poesia, fotografi, mostra, castello monopoli
16369
portfolio_page-template-default,single,single-portfolio_page,postid-16369,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-4.2,wpb-js-composer js-comp-ver-4.3.2,vc_responsive

La mer

Bernard Plossu

Rassegna
scatti di poesia 2017
Tags
La mer
I versi:

C’est tout ce que nous aurions voulu faire
et n’avons pas fait,
Ce qui a voulu prendre la parole
et n’a pas trouvé les mots qu’il fallait,
Tout ce qui nous a quittés
sans rien nous dire de son secret,
Ce que nous pouvons toucher et même creuser
par le fer sans jamais l’atteindre,
Ce qui est devenu vagues et encore vagues
parce qu’il se cherche sans se trouver,
Ce qui est devenu écume
pour ne pas mourir tout à fait,
Ce qui est devenu sillage de quelques secondes
par goût fondamental de l’éternel,
Ce qui avance dans les profondeurs
et ne montera jamais à la surface,
Ce qui avance à la surface
et redoute les profondeurs,
Tout cela et bien plus encore,
La mer.

 

Jules Supervielle

 

Il mare
traduzione di Milica Marinković

 

È tutto quello che avremmo voluto fare
e non abbiamo fatto,
È quello che voleva prendere la parola
e non ha trovato le parole giuste,
Tutto quello che ci ha lasciati
senza svelarci nulla del proprio segreto,
Quello che possiamo toccare e perfino scavare
con il ferro senza raggiungerlo mai,
Quello che è diventato onde e ancora onde 
perché si cerca senza trovarsi,
Quello che è diventato schiuma
per non morire del tutto,
Quello che è diventato scia di qualche secondo
per il gusto fondamentale dell’eterno,
Quello che avanza nelle profondità
e mai salirà in superficie,
Quello che avanza in superficie
e teme le profondità,
Tutto questo e tanto altro ancora,
Il mare.