Scatti di poesia | ANCONìA
Il progetto, programmato con cadenza annuale, intende fungere da laboratorio di ricerca per la produzione di immagini fotografiche della Puglia, originali e creative, ispirate a testi poetici dedicati a diversi aspetti della regione. L’idea che sottende la mostra “fotoletteraria” Scatti di poesia mira, infatti, a produrre “visioni” artistiche della Puglia in virtù di un incrocio creativo tra poesia e fotografia, che – per la prima edizione – vede coinvolti dodici poeti pugliesi tra i più rappresentativi (Aldo Bello, Vittorio Bodini, Raffaele Carrieri, Girolamo Comi, Gianni Custodero, Giuseppe D’Alessandro, Luigi Fallacara, Umberto Fraccacreta, Carlo Francavilla, Rosella Mancini, Vittorio Pagano, Cristanziano Serricchio) e altrettanti fotografi pugliesi o di origine pugliese (Mimmo Attademo, Berardo Celati, Angela Cioce, Stefano Di Marco, Giuseppe Di Palma, Carlo Garzia, Cosmo Laera, Gianni Leone, Giuseppe Pavone, Michele Roberto, Pio Tarantini, Gianni Zanni).
Poeti, poesia, fotografi, mostra, castello monopoli
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ANCONìA

Corinaldo (AN)

Lorenzo Cicconi Massi

Rassegna
scatti di poesia 2020
Tags
Anconìa, Fabio Maria Serpilli, Lorenzo Cicconi Massi
I versi:

ANCONìA

dialetto di Ancona

 

Vienivi su da l’onbra, Anconìa,
cu’ i capéli pr’aria
e na burzéta
Caminavi su na làgrima de mare
e l’armunia dei còli
Purtavi el mondo su dó tachi a spilo
in acrobazia
un trono i fianchi
giù pe le ripe
schina a strapionbo
e i pìa

 

Bala la cità bela
tanta maistosa fémina
su le ponte e le cavije
cume che sente mùsiga

 

 

ANCONìA. Salivi dall’ombra, Ancona, / con i capelli all’aria / e una borsetta / Camminavi su una lacrima di mare / e l’armonia dei colli / Portavi il mondo su due tacchi a spillo / in acrobazia / un trono i fianchi / giù per le rupi / vertiginosa schiena / e i piedi // Balla la mia città / femmina così maestosa / sulle punte e le caviglie / appena sente la musica

 

 

Fabio Maria Serpilli