Scatti di poesia | POETI – 1a ed
Il progetto, programmato con cadenza annuale, intende fungere da laboratorio di ricerca per la produzione di immagini fotografiche della Puglia, originali e creative, ispirate a testi poetici dedicati a diversi aspetti della regione. L’idea che sottende la mostra “fotoletteraria” Scatti di poesia mira, infatti, a produrre “visioni” artistiche della Puglia in virtù di un incrocio creativo tra poesia e fotografia, che – per la prima edizione – vede coinvolti dodici poeti pugliesi tra i più rappresentativi (Aldo Bello, Vittorio Bodini, Raffaele Carrieri, Girolamo Comi, Gianni Custodero, Giuseppe D’Alessandro, Luigi Fallacara, Umberto Fraccacreta, Carlo Francavilla, Rosella Mancini, Vittorio Pagano, Cristanziano Serricchio) e altrettanti fotografi pugliesi o di origine pugliese (Mimmo Attademo, Berardo Celati, Angela Cioce, Stefano Di Marco, Giuseppe Di Palma, Carlo Garzia, Cosmo Laera, Gianni Leone, Giuseppe Pavone, Michele Roberto, Pio Tarantini, Gianni Zanni).
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POETI – 1a ed

Aldo Bello [Galatina (LE) 1937 – Roma 2011]. Giornalista professionista, visse a Roma, dove fu direttore del settimanale «L’opinione» e, per la Rai, fu caporedattore del GR1, oltre che direttore del Televideo. Diresse per anni il trimestrale «Apulia» e pubblicò inchieste (sul Mezzogiorno, sulla Puglia, sul Vicino ed Estremo oriente, sul terrorismo, sull’Islam) oltre a una raccolta di Poeti del Sud (Matino 1973). Le sue poesie sono apparse su giornali e riviste.

 

Vittorio Bodini [Bari 1914 – Roma 1970]. Professore di Lingua e Letteratura spagnola all’Università degli Studi di Bari, rimane uno dei maggiori interpreti e traduttori della letteratura spagnola: importante la sua traduzione dei poeti surrealisti uscita per Einaudi nel 1957. Fondatore della rivista «L’esperienza poetica», pubblicò le seguenti opere poetiche: La luna dei Borboni (Milano 1952); Dopo la luna (Caltanissetta 1956); La luna dei Borboni e altre poesie (Milano 1962); Metamor (Milano 1967);  Poesie: 1939-1970 (Milano 1972). Pubblicò anche saggi e racconti.  I diritti dell’opera omnia di Bodini sono stati acquisiti dall’editore Besa di Nardò (Le), che sta pubblicando anche degli inediti.

 

Raffaele Carrieri [Taranto 1905 – Lombrici  (LU) 1984]. Dopo essere vissuto a Parigi, si trasferì a Milano. Tra le opere poetiche: Lamento del gabelliere (Milano 1945); Il trovatore (Milano 1953); Il cigno lanciere (Milano 1955); I giorni facili (Milano 1957); Canzoniere amoroso (Milano 1958); Io che sono cicala (Milano 1967); Stellacuore (Milano 1970); Le ombre dispettose (Milano 1974); Poesie scelte (Milano 1976); Fughe provvisorie  (Milano 1978); La ricchezza  del niente (Milano 1980). Si contano, inoltre, numerose plaquette, accompagnate da interventi artistici di Campigli, Treccani, Cantatore, Guttuso, Picasso, Migneco, Sassu, Fiume e altri. Pubblicò anche una decina di romanzi brevi, novelle e saggi d’arte sparsi in periodici.

 

Girolamo Comi [Casamassella (Le) 1890 – Lucugnano (Le) 1968]. Barone di Lucugnano, si recò da giovane in Svizzera per farvi studi irregolari; quindi fu a Parigi e a Roma, dove dimorò dal 1920 al 1946, allorquando rientrò nel Salento, fondando l’Accademia salentina e la rivista «L’Albero». Tra le opere poetiche: Il lampadario (Losanna 1912); Smeraldi (Lucugnano 1925); Cantico dell’albero (Roma 1928); Cantico del tempo e del seme (Roma 1930); Cantico dell’argilla e del sangue (Roma 1933);  Spirito d’Armonia: 1912-1952 (Lucugnano 1954); Sonetti e poesie (Milano  1960); Fra lacrime e preghiere: 1958-1965 (Roma 1966). Scrisse anche prose di carattere politico-filosofico-morale.

 

Gianni Custodero [Fasano (Br) 1936 – Bari 2009]. Giornalista professionista, direttore del Servizio Stampa della Giunta regionale pugliese, pubblicò opere poetiche in italiano e in dialetto fasanese: Ritrovarsi uomo (Bari 1975; Ravenna 1976); Per rispondere con i pugni (Manduria 1977); Pane y pemmedaure (Fasano 1978); Altreparole (Bari-Roma 1985); Da antiche radici (Soveria Mannelli  2003); Amaure de kase (Fasano 2005), oltre a plaquette, cartelle e fogli volanti a circolazione limitata. Pubblicò numerosi volumi dedicati alla storia e alla cultura regionali.

 

Giuseppe D’Alessandro [Rutigliano  (Ba) 1924]. Trasferitosi a Roma nel 1956, è stato il medico personale, tra gli altri, di Caproni, Debenedetti e Saba. Opere poetiche: Mare lungo (Roma 1967); Il tamburo di sabbia (Milano 1978); Venti di mare e di costa (Fontaniva 1993); Velocità di sedimentazione (Roma 2002); Il fiume dentro di noi (San Cesario di Lecce 2004); Il mare tutto intorno (San Cesario di Lecce 2006). Scrisse anche opere narrative.

 

Luigi Fallacara [Bari 1890 – Firenze 1963]. Insegnante di Lettere, per lunghi anni, a Firenze. Dopo una giovanile esperienza futurista, si aggregò al gruppo fiorentino del «Frontespizio». Tra le opere poetiche: Illuminazioni (Varese 1925); I firmamenti  terrestri (Milano 1929); I giorni incantati (Pistoia 1930); Confidenza  (Genova 1935); Notturni (Firenze 1941); Celeste affanno (Firenze 1956); Così parla  l’estate  (Padova  1959); Il più della vita (Lecce 1961); Il frutto del tempo (Vicenza 1962). Scrisse anche opere narrative.

 

Umberto Fraccacreta [San Severo (Fg) 1892 – 1947]. Laureato in Giurisprudenza, dopo aver risieduto per anni a Roma, si dedicò alla gestione dell’azienda agraria di famiglia. Tra le opere poetiche: Poemetti (Bologna 1929); Elevazione: liriche (Bologna  1931); Nuovi poemetti (Bologna 1934); Motivi Lirici (Bologna 1936); Amore e terra (Modena 1943); Vivi e morti (Trani 1944); Ultimi Canti (Bari 1948).

 

Carlo Francavilla [Castellana Grotte (Ba) 1916 – Roma 1986]. Giornalista, deputato e senatore per il PCI, dopo gli anni dell’impegno giovanile vissuti a Bari, si trasferì a Roma. È stato Premio Viareggio – opera prima con il libro  di poesie  Le terre della sete (Manduria 1977), cui sono seguiti il poema Il suicidio di Osman (Manduria  1979) e, postumo, Questo e non altro (Roma 1988).

 

Rosella Mancini [Monopoli (Ba) 1920 – Roma 1995]. Laureatasi in Lettere classiche, si trasferì in età giovanile a Roma, per restarvi fino alla morte. Tradusse poeti inglesi e latini. Tra le opere poetiche:  Momenti e fluttuazioni  (Modena 1949) tradotta anche in francese;  L’ulivo e la Puglia (Bari 1960); Madre, mia figlia (Roma 1986); La piuma e il piombo (Roma 1993); Gatti stellari e terrestri (Milano 1995).

 

Vittorio Pagano [Lecce 1919 – 1979]. Insegnante e traduttore dal francese, visse a Lecce, dove fu vivace animatore culturale e critico militante, spendendosi a favore di una cultura letteraria che superasse i confini regionali. Tra le opere di poesia: Calligrafia astronautica (Galatina 1958);  I privilegi del povero: 1939-1959 (Galatina 1960); Morte per mistero (Lecce 1963); Zoogrammi (Lecce 1964).

 

Cristanziano Serricchio [Monte Sant’Angelo (Fg) 1922 – Manfredonia (Fg) 2012]. Vissuto a Manfredonia, dove diresse l’Istituto Magistrale, fu studioso di storia patria e di archeologia. Tra le opere poetiche: Nubilo et sereno (Foggia 1950); L’ora del tempo (Lucugnano 1956); Fiori sulle pietre (Foggia 1957); L’estate degli ulivi (Manduria  1973); Stele Daunie  (Manduria 1978); Arco Boccolicchio (Foggia  1982); Topografia  dei giorni (Manduria 1988); Semillas de palabra (Madrid 1996); Lu curle (Pasian  di Prato 1997); Il tempo di dirti (Roma 1998); Le orme (Forlì 2001); Villa Delia (Lecce 2002); Il mito del ritorno: poemetti (Roma 2008). Scrisse anche saggi e opere di narrativa.