tanto ch’i’ vidi de le cose belle
che porta ’l ciel, per un pertugio tondo
Inf. XXXIV, 137-138
E quindi uscimmo a riveder le stelle
Inferno xxxiv, 139
.
In uno spazio il cammino d’inferno
cercavamo luce fosse anche fuoco
dello stare in quel chiamato destino
.
Niente era simile a parola data
come una giostra sobbalza verità
la bocca prima fatta poi rifatta
.
Ed iniziammo ad arpionare dita
nel corpo su di un demone timore
dal fondo per un respiro, un bagliore
.
Enza Armiento