in Mongibello a la focina negra,
chiamando “Buon Vulcano, aiuta, aiuta!”
Inferno XIV, 56-57
Poi uscì fuor per lo fóro d ’un sasso
Inferno XXXIV, 85
.
volgi il capo la palpebra fissa
non dove s’incurva piatta la terra
il male la ghiaccia la pietra che è scissa
.
né madre né panico a domare la fame
uno spurgo un pertugio di coltan una foce
un gorgo uno scavo un cavo di rame
.
inverso il corpo si staglia dal foro si estrae
confitto in una porzione di buio di mondo malato
dall’utero espulso se la storia non lo contrae
.
Stefania Ruggieri